Specializzazione in Chirurgia Generale di Urgenza e Pronto Soccorso
- Proctologia e Colonproctologia
- Chirurgia del Pavimento Pelvico
- Trattamento laparoscopico del prolasso multicompartimentale pelvico, rettale ed emorroidario
Il dott. Azzam Khader opera presso il Centro Chirurgico Toscano di Arezzo e Villa Maria a Rimini
Specializzazione in Chirurgia Generale di Urgenza e Pronto Soccorso
- Proctologia e Colonproctologia
- Chirurgia del Pavimento Pelvico
- Trattamento laparoscopico del prolasso multicompartimentale pelvico, rettale ed emorroidario
Il dott. Azzam Khader opera presso il Centro Chirurgico Toscano di Arezzo e Villa Maria a Rimini
Prolasso uterovaginale
Una o più strutture pelviche discendono verso il basso e talvolta fuori dall’introito vaginale
Cistocele
La vescica ernia nella parete anteriore della vagina (colpocele anteriore)
Rettocele e prolasso rettale ed emorraidario
Il retto ernia nella parete vaginale posteriore (colpocele posteriore)
Enterocele
Ernia delle anse intestinali nello scavo del Douglas (fra il retto e la parete posteriore della vagina)
Esperienza del dott. Azzam Khader nel campo della chirurgia del prolasso del pavimento pelvico rettale emorroidario:
– Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Roma (1978).
– Abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo presso l’Università degli Studi di Roma (1978).
– Specialista in Chirurgia Generale d’Urgenza e Pronto Soccorso presso l’Università degli Studi di Siena (1983)
– Ha lavorato come Assistente in Chirurgia Generale al Dubai Hospital, negli Emirati Arabi Uniti, fino al 1988.
– Dal 1988 al 2019 ha lavorato come aiuto chirurgo presso l’Ospedale di Poggibonsi, ricoprendo il ruolo di sostituto del Primario e responsabile della sezione ospedaliera di Colonproctologia e Pavimento Pelvico dal 1 gennaio 2014 al 2019.
– Dal 1997 si interessa prevalentemente alla chirurgia proctologica e del pavimento pelvico, acquisendo notevole esperienza nell’applicazione della tecnica di Longo al prolasso emorroidario (oltre 3000 le procedure chirurgiche) e alla Sindrome da Ostruita Defecazione (dal 2002 circa 1200 S.T.A.R.R e T.R.A.N.S.T.A.R.R.).
– Da circa 12 anni si occupa prevalentemente del prolasso pelvico pluricompartimentale per il trattamento laparoscopico del Cistocele e del prolasso utero vaginale dell’enterocele e del rettocele, avendo svolto personalmente circa 350 interventi come I° operatore.
– Tutor riconosciuto da Johnson & Johnson per gli interventi STARR e Transtar, ha esercitato tale attività di formazione presso l’U.O. di Chirurgia di Poggibonsi, riconosciuta Centro di Riferimento Proctologico Toscano.
– Socio ordinario dei seguenti ordni: Società Italiana Unitaria di Colonproctologia (S.I.U.C.P.), Associazione italiana Chirurghi Ospedalieri Italiani (A.C.O.I.), Società italiana di Chirurgia (S.I.C.), Società Tosco Umbra di Chirurgia.
– È autore di 33 lavori scientifici, abstracts editi a stampa e comunicazioni video; ha partecipato a oltre 300 congressi e convegni scientifici dedicati a queste tematiche, di cui, in oltre 50, in qualità di relatore e docente.
L’esperienza del chirurgo in questo settore è evidenziata dalla Casistica Operatoria della Regione Toscana relativa agli ultimi 5 anni.


Il dott. Azzam Khader è inventore con brevetto di Dispositivo Chirurgico per il trattamento del Prolasso Pelvico
Le tecniche chirurgiche necessarie per trattare le problematiche sopra indicate richiedono elevata esperienza e risultano tuttora complesse dal punto di vista tecnico.
Inoltre la mancata esposizione corretta del viscere erniato e prolassato, tipica di queste operazioni, di frequente causa un posizionamento non corretto dei punti di sutura e della protesi, che a sua volta porta a recidive.
Da qui è nata l’idea di progettare un device non traumatico che rende ben visibile l’area, consentendo al chirurgo un’adeguata visualizzazione del campo operatorio.
Questo divaricatore unico permette al chirurgo di posizionare i punti di sutura sotto visione diretta, in modo preciso e apprezzandone la profondità e il corretto posizionamento.
Utilizzandolo è anche possibile ridurre il tempo operatorio a meno di metà, rendendo le tecniche necessarie più semplici da eseguire e meno rischiose.
Il trattamento operatorio
del prolasso del pavimento pelvico
Il prolasso del pavimento Pelvico (pelvic floor prolapse) è una patologia comune del sesso femminile e una causa di morbilità che peggiora la qualità della vita. Interessa circa il 31% della popolazione, in un’età da 20 a 58 anni. Per quanto comune, il trattamento operatorio di questa problematica, se pianificato in modo errato, può portare a complicanze e recidive.
Grazie a questo articolo potrai approfondire alcune questioni significative, anche se poco note.
Pazienti che hanno condiviso
la loro reale esperienza su QSalute.it
Nel 2006 fui sottoposta ad isterectomia per prolasso uterino di secondo grado. Ho convissuto poi con un rettocele che negli ultimi anni mi dava sindrome da defecazione ostruita. Nel 2017, dopo una defecografia, mi evidenziarono la presenza di un enterocele aggravatosi poi nell'agosto del 2020, in cui un'ulteriore ansa intestinale prolasso' in vagina. Non riuscivo più ad andare in bicicletta, camminare e fare le scale era sempre più difficile, disperata da questa situazione ho cercato di trovare un chirurgo che potesse trattare tutto il comparto pelvico.
Ho iniziato a consultare parecchi siti su internet e grazie alle testimonianze dei pazienti sul sito Qsalute sono arrivata a conoscere il dottor Azzam Khader, il quale dopo una visita privata mi ha confermato la presenza di un importante enterocele, rettocele, cistocele e prolasso di volta vaginale. Nel giro di tre settimane è stato programmato l'intervento di rettocolposacropessi presso la clinica privata Villa Maria di Rimini.
L'intervento si è svolto con anestesia generale e la dimissione è avvenuta due giorni dopo. Durante la degenza il dottor Azzam Khader è sempre stato disponibile è presente. Dopo l'intervento, oltre alle rassicurazioni del medico, aspettavo che il tempo mi desse la conferma che tutto era andato bene. Subito ho fatto fatica, sentivo molto tirare a livello dell'osso sacro, l'intestino si doveva sistemare, a livello toraco-addominale sentivo i postumi della laparoscopia, anche se era confortante vedere la vagina priva di ingombri e non dover più aiutarmi per riuscire a scaricare completamente.
Ora, a distanza di 2 mesi dall'intervento, cammino e faccio le scale senza problemi, vado in bicicletta, urino bene, scarico regolarmente, mi sento bene, potrei quasi gridare "al miracolo". Dopo tanti anni di disagi ora sembro tornata alla normalità. Spero che la mia testimonianza sia di aiuto a tante persone, che come me hanno cercato riscontro, per poter eseguire un intervento cosi complesso che in futuro non dia recidive.
Pazienti che hanno condiviso
la loro reale esperienza su dottore.it , oggi acquisito da miodottore.it e doctolib.it
Hai bisogno di un appuntamento con il dott. Khader?
Puoi contattarlo direttamente via mail e telefono, oppure rivolgerti ai numeri di telefono dei centri presso cui esercita la sua attività in questo momento